So di essere un po’ in ritardo, ma voglio augurare a tutti voi un FELICE ANNO NUOVO!
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I know I’m a little bit late, but I want to wish you a HAPPY NEW YEAR!

I buoni propositi sono proprio dietro l’angolo e Melt Traduzioni li riassume così. // New Year’s resolutions are just around the corner and this is how Melt Traduzioni recaps them.
I BUONI PROPOSITI DEL TRADUTTORE
La fine dell’anno è tempo di bilanci e buoni propositi per tutti, anche per il traduttore. Esausto dopo 365 giorni traboccanti di scadenze improponibili e conseguenti notti insonni, computer dispettosi e clienti poco inclini ai pagamenti, il nostro eroe si interroga circa il proprio futuro e guarda agli errori commessi nella speranza di migliorarsi. Avete anche voi una lista del genere? Ecco qua la nostra: fateci sapere se in qualche modo rispecchia i vostri piani.
Trovare il tempo per continuare a studiare e formarsi: non si finisce mai di imparare, e fra un lavoro e l’altro è meglio seguire un workshop su un argomento che ci interessa piuttosto che controllare la mail compulsivamente, nella speranza di trovare nuove richieste di preventivi. Quante volte l’avete fatto oggi, ad esempio? Ecco, sarà il caso di chiudere Gmail per un’oretta, che ne dite?
Non smettere mai di cercare nuovi clienti: certo, tradurre è di gran lunga più gratificante che scrivere mail e proposte commerciali ad aziende e privati ma, se non si fa questo, anche lavorare alle vostre amate traduzioni diventa più complicato…
Smetterla di accettare compensi troppo bassi. Per avere una buona traduzione bisogna affidarsi a professionisti seri. E un professionista serio, proprio come il resto del mondo, ha bisogno di cibo, cure mediche, un tetto sotto cui lavorare e, occasionalmente, dormire, e dei tanti strumenti in grado di aiutarlo nel suo lavoro. E, dal momento che il baratto non va più di moda da un bel po’, il nostro eroe avrà bisogno di denaro per vivere e continuare ad aggiornarsi. Per essere un professionista serio, insomma.
Far capire ai propri clienti che, come al punto 3, anche il traduttore è un essere umano e necessita di un compenso dignitoso: spesso chi non lavora in questo campo pensa che basti una vacanza-studio per intraprendere questa professione, e che tutto sommato potrebbe tradurre da solo il testo che gli serve, se soltanto ne avesse il tempo.
Buttare la tutona da lavoro, o almeno risparmiarne la vista al proprio partner. Il traduttore lavora spesso da casa, e la naturale conseguenza è che col tempo tenderà a curare sempre meno il proprio abbigliamento, raggiungendo negli anni livelli di abbrutimento senza paragoni. Se è vero che stare comodi è meraviglioso, pensate anche a quanto è bello avere qualcuno che vi sta accanto giorno dopo giorno, traduzione dopo traduzione: deve già sopportare le vostre ansie da consegna e il vostro nervosismo da momenti morti, non tirate troppo la corda… Ci sarà pure una tuta carina, no?!
Smetterla di correggere i refusi negli status di amici e parenti su Facebook: già è difficile, da traduttore, avere una qualche parvenza di rapporto sociale, con deadlines assurde e compagnia bella, figurarsi se ci mettete del vostro storcendo il naso con attitudine Grammar Nazi!
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{Io ne ho già infranti almeno 4 su 6. // I’ve already failed at least 4 out of 6 of them.}
